Dopo 15 mesi di fermo a causa del mancato dragaggio del Porto Canale di Pescara, i pescatori del capoluogo adriatico hanno ripreso la loro attività pur tra mille difficoltà. Numerosi gli interventi degli amministratori locali per cercare di ridurre al massimo i disagi. Tra questi si inserisce quello del deputato abruzzese di Sel, Gianni Melilla, il quale ha inviato al Ministro dell’Agricoltura ed al Ministro delle Politiche Europee un’interrogazione per chiedere quali iniziative intendano assumere per ottenere la deroga al fermo biologico per la Marineria locale. Ricordando che “le imbarcazioni della Marineria di Pescara per 15 mesi non hanno potuto svolgere nessuna attività di pesca per l’insabbiamento del Porto, Melilla sottolinea che ora”c’é il rischio di un nuovo blocco causato dal fermo biologico per consentire la riproduzione delle specie ittiche che avviene in estate”. “Un nuovo fermo delle attività di pesca – conclude Melilla – determinerebbe la crisi definitiva del settore”. Intanto si apprende che entro le prime settimane di luglio i lavori relativi al dragaggio, saranno completati. Attualmente, sono stati dragati oltre 100 mila metri cubi di sedimenti dei 200mila da rimuovere. A tracciare un parziale bilancio delle attività è Carlo Alberto Marconi, della direzione lavori marittimi della Sidra, la società che si è aggiudicata l’appalto. “Siamo a buon punto, i lavori procedono speditamente – evidenzia Marconi – so che alcune imbarcazioni continuano ad avere difficoltà nell’uscire ed entrare in porto, ma entro i prossimi 20 giorni tali criticità saranno risolte.  Per quanto riguarda la conclusione definitiva dei lavori – aggiunge – siamo in attesa di disposizioni integrative che ci sono state annunciate dal committente e, perciò, è prematuro indicare una data”. In ogni caso, fatta eccezione per la settimana di ferragosto, le attività di dragaggio durante l’estate andranno avanti senza interruzioni.

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