Ardizzi: “Cara acqua, ma quanto ci costi!”

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ArdizziLa Confcommercio di Pescara interviene per denunciare l’insostenibilità delle bollette inerenti il consumo di acqua per i pubblici esercizi.Il presidente dell’associazione di categoria, Ezio Ardizzi, ha raccolto e condiviso le preoccupazioni del Presidente dell’Associazione Ristoranti, Roberto Chiavaroli, del Presidente dell’Associazione Bar, Carlo Miccoli, del Presidente dell’Associazione Stabilimenti Balneari, Riccardo Padovano, ed è intervenuto a difesa di tutti i pubblici esercizi del territorio. “La situazione è divenuta drammatica in quanto, ad esempio, un ristorante di media grandezza arriva a pagare bollette che superano i mille euro al mese! Abbiamo già chiesto un incontro urgente con ATO e ACA finalizzato ad ottenere una revisione delle tariffe che tenga conto del fatto che per i pubblici esercizi l’acqua è un bene strumentale senza cui non potrebbero lavorare e che i consumi molto elevati sono quelli strettamente necessari allo svolgimento dell’attività. Inoltre la fascia di consumo a tariffa agevolata arriva fino a 200 metri cubi quando tali attività prevedono in media letture di migliaia di metri cubi di acqua. Sarebbe pertanto logico prevedere delle agevolazioni per questo tipo di utenze ed invece le tariffe sono tra le più care in assoluto ed arrivano a sfiorare i tre euro a metro cubo. Tra l’altro attività similari, come gli agriturismo, prevedono tariffe molto molto inferiori.Non capiamo questo accanimento contro un settore che viene costantemente vessato come una gallina dalle uova d’oro con tariffe assurde sia per la raccolta rifiuti che per acqua e luce. Non ne possiamo più, i pubblici esercizi sono allo stremo e i margini di guadagno ridotti all’osso; si vive sulla lama di un rasoio e ogni imprevisto rischia di causare la chiusura di attività che a costi costantemente crescenti, da anni contrappongono prezzi bloccati a causa della crisi economica” – ha scritto Ardizzi in una nota diffusa oggi.

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