I sindacati provinciali del trasporto pubblico tornano a puntare l’indice contro i vertici dell’Arpa a meno di 24 ore dallo sciopero indetto per protestare contro il taglio del secondo agente a bordo della tratta Giulianova-Teramo-Roma. Sotto accusa, questa volta, è la politica adottata dalla società del trasporto pubblico per far fronte alla carenza di dipendenti nei distretti di Teramo e Giulianova, e che Arpa fronteggerebbe richiamando in servizio i lavoratori già in ferie. Le segreterie provinciali del settore trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl, le quali hanno indetto uno sciopero di 4 ore per mercoledì prossimo 21 agosto, denunciano il grande carico di lavoro sostenuto da tempo dai dipendenti e la cronica carenza di personale addetto alla guida, criticità addirittura affrontate richiamando gli autisti in ferie. Le organizzazioni sindacali, nel sottolineare come i dirigenti e gli amministratori dell’Arpa stiano normalmente usufruendo del rispettivo periodo di ferie, aggiungono che i lavoratori sottoposti a maggiore responsabilità e stress psico-fisico siano costretti a turni extra di lavoro. «”Tale situazione stride fortemente con l’attuale assetto gestionale all’interno dell’azienda, difatti dobbiamo evidenziare come altre sedi distrettuali, a differenza di quelle di Teramo e Giulianova, non ravvisino un problema di carenza di organico ma anzi riescano a concedere ulteriori giornate di riposo in aggiunta al piano ferie programmato», precisano i sindacati, che invitano la Regione a dare risposte sull’accaduto. «Prima di tagliare i servizi, è stato detto infine, l’Arpa dovrebbe tagliare i privilegi, gli sprechi e le consulenze».

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