Arrestati perché non rispettavano gli orari di lavoro

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medico-di-famigliaPer i reati di falsità materiale ed ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici e truffa ai danni del servizio sanitario, il gip di Lanciano, Massimo Canosa, ha emesso un ordine di custodia cautelare, chiesta dal pm Ruggero Dicuonzo, nei confronti di un medico sanitario, Maria Stella Vartuli, e l’infermiere Angelo Morena, entrambi cinquantenni residenti a Lanciano, in servizio presso i distretti sanitari di Fossacesia e S. Vito Chietino. A seguito di un esposto presentato da un privato cittadino, nel quale venivano segnalati comportamenti illeciti, la polizia svolto indagini per tre mesi, anche attraverso pedinamenti, ha permesso di accertare che gli indagati attestavano falsamente gli orari del proprio turno di lavoro. In particolare attestavano falsamente di aver eseguito le prestazioni assistenziali sul proprio turno lavorativo, (dalle ore 8 alle ore 14 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30-17.30), mentre ripetutamente giungevano sul posto di lavoro e se ne allontanavano in orari diversi, inducendo in errore la Asl di Lanciano circa l’effettività e la regolarità dello svolgimento dei turni di servizio, per ottenere il riconoscimento degli emolumenti in realtà non spettanti. Con l’aggravante di aver commesso il fatto in violazione dei doveri inerenti il pubblico servizio di continuità assistenziale e ai danni di un ente pubblico. L’indagine ha permesso di accertare la perpetrazione di plurime condotte di falso ideologico finalizzate all’ottenimento di una retribuzione piena a fronte di orari di lavoro sistematicamente violati dagli indagati. I fatti compiuti sono stati ritenuti dal gip estremamente gravi, oltre che per i profili economici connessi all’attività delittuosa, soprattutto per i gravi disagi causati nei confronti dell’utenza.

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