Artigianato Abruzzo, è ancora crisi

artigianoUn settore chiave per l’Abruzzo in seria difficoltà e con prospettive  preoccupanti: le imprese artigianali soffrono per la crisi e la burocrazia. Questa la situazione tratteggiata dal Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali), nel rapporto sul primo semestre 2014. Fatturato, ordini e occupazione diminuiscono sia sul breve che sul lungo periodo in base al report che “ha carattere sperimentale per cominciare a capire le dinamiche”, come spiega il presidente Cresa, Lorenzo Santilli. “Un settore a modernità incompiuta perché la sua dimensione vede al 98% aziende fino a 9 dipendenti mentre solo il 2% ne ha di più – aggiunge il direttore dell’ente di ricerca, Francesco Prosperococco – Sono ditte individuali, più soggette a cessazioni e infatti la nati-mortalità supera di gran lunga quella degli altri settori”. Quanto ai problemi che affliggono il comparto, per Prosperococco sono “la grande fiscalità che salta addosso alle ditte, la burocrazia elefantiaca e l’accesso al credito che crea difficoltà infinite dopo la nuova normativa di Basilea III”. Andando ai numeri, sul campione di 595 imprese con almeno tre dipendenti i risultati del primo semestre 2014 sono tutti pesantemente negativi sia dal punto di vista congiunturale che tendenziale. Alla diminuzione tendenziale riscontrata per il fatturato (-5,0%), per gli ordini totali (-6,4%) e per l’occupazione (-3,2%), si accompagnano cali congiunturali ancora peggiori per il fatturato (-8,4%) e gli ordini totali (-8,1%). L’unico segnale positivo è fornito dall’occupazione che è aumentata dell’1% rispetto al semestre precedente. Improntate al pessimismo anche le aspettative, misurate come differenza percentuale tra le previsioni di crescita e di decremento, per l’andamento nei prossimi sei mesi del fatturato (-31,8%) e dell’occupazione (-14,5%). Anche i prezzi di vendita sono previsti in calo. Le imprese artigiane abruzzesi attive nell’industria e nei servizi sono 34 mila circa, pari al 2,4% del totale nazionale, e occupano poco più di 73 mila addetti (2,2%). Oltre la metà è costituita da imprese individuali. Tra i settori, forte concentrazione delle attività produttive nelle costruzioni nelle quali, complessivamente, opera il 37% delle imprese artigiane e nei settori del manifatturiero (23%). La quota rimanente interessa i servizi, in particolare il commercio per una quota pari al 7% e in quello degli altri servizi (3,6%).

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