Alla fine i 74 alunni scampati allo scoppio della caldaia che ha distrutto due aule della scuola materna a Piano d’Accio andranno da lunedì prossimo alla “San Giuseppe” a Teramo. La decisione è emersa, decisamente a sorpresa, nell’ultima riunione tenutasi al circolo bocciofilo, di fianco alle macerie della scuola, alla presenza di amministratori e vicepreside dell’istituto. Una notizia che ha lasciato piuttosto perplesse le famiglie che già davano per scontata, come destinazione per i propri figli, la scuola Giovanni Serroni nella zona Peep di San Nicolò a Tordino, perché la più vicina. Una scelta, secondo alcuni genitori di Piano d’Accio, presa perché nei giorni scorsi alcuni genitori dei bambini di quinta della scuola di San Nicolò avevano attivato una raccolta firme per opporsi a questa fusione di classi. Ma sulla questione l’assessore all’istruzione del comune di Teramo Piero Romanelli ha dichiarato che “Sicuramente si è trattato un brutto episodio di mancata solidarietà ma non è stato questo che ci ha spinto a trovare un altro plesso. Per noi non esistono bambini di serie A e altri di serie B. La San Giuseppe è stata scelta perché è l’unica scuola con la certificazione antisismica e antincendio. Nel caso della scuola Peep di San Nicolò, con l’arrivo dei 75 bambini da Piano D’Accio, si sarebbe superata la soglia di 100 studenti prevista dalle normative antincendio, che, in questi casi, impongono delle particolari disposizioni che non sarebbero state rispettate”. Da lunedì sarà attivato il servizio di trasporto che avverrà in due tornate, una alle 7,30, l’altra alle 8 meno un quarto. In ogni caso i dettagli verranno definiti in una riunione che si terrà giovedi sera al centro bocciofilo. La partenza sarà sempre da Piano D’Accio, mentre per i bimbi che già usufruiscono del servizio di scuolabus, non cambierà nulla. Anche il servizio di mensa sarà attivato e avrà un doppio turno, alle 12 per i bambini della San Giuseppe e alle 13 per i nuovi ospiti.

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