“Il pericolo della deriva petrolifera non arriva solo da questo lato del mare Adriatico”, lo dicono forte le associazioni WWF, Legambiente, FAI, Italia Nostra, LIPU, Arci e Marevivo, riunite nel coordinamento “No Petrolio-sì Parco”. A Pescara, hanno presentato le osservazioni sulla VAS transfrontaliera sul piano offshore del Governo croato. A rischio, secondo il coordinamento, 112 aree protette, il turismo e la pesca in Adriatico. Le associazioni precisano, inoltre, che l’Italia non ha mai prodotto un analogo piano-programma da sottoporre a VAS per gli interventi nel mare Adriatico italiano. Le osservazioni sono state inviate al Ministero dell’Ambiente e alle Regioni. Le associazioni chiedono dati certi per capire quali potrebbero essere le conseguenze reali per il tratto di mare italiano.
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