Una manifestazione di protesta con 30 trattori dislocati nell’area e un centinaio di partecipanti ha avuto la meglio ad Atessa, nei confronti delle procedure preliminari agli espropri per la realizzazione dell’elettrodotto Villanova-Gissi della società Terna-Abruzzo Energia, contestato dalla popolazione. Le operazioni di picchettamento, che preludono all’esproprio nelle località a forte vocazione agricola Castellucci e Rocconi, sono state bloccate dai manifestanti, ed infine rinviate, dopo l’intervento telefonico del Governatore Luciano D’Alfonso, chiamato in causa da Giulio Borrelli, leader del Movimento per Atessa Unita. Se ne riparlerà in un tavolo di concertazione già fissato per il prossimo 11 novembre. Intanto, da noi interpellata la società Terna afferma che l’Abruzzo è una tra le regioni italiane con il maggiore deficit energetico, con una differenza tra l’energia richiesta e quella prodotta, che supera il 30%. Il nuovo elettrodotto servirà –secondo Terna- proprio a immettere in rete una quantità maggiore dell’energia prodotta, contribuendo così a garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema elettrico dell’area, con ritorni sia in termini di efficienza sia di risparmi per le famiglie e le imprese. In questi giorni –conclude Terna- si stanno espletando le procedure espropriative nel pieno rispetto del Decreto di Autorizzazione, della normativa in materia e dello stato di consistenza dei fondi interessati dalla costruzione. Intanto, sono iniziate le indagini geotecniche e il campionamento dei sedimenti del fondale marino al largo del trato di costa abruzzese interessato dall’elettrodotto della Terna, la ditta che realizzando il collegamento di energia tra Italia e Montenegro. Le indagini, effettuate dalla società Poliservizi srl, andranno avanti fino al 30 novembre. A comunicarlo è stata la Capitaneria di Porto di Pescara, che ha rese note anche le restrizioni alla navigazione nelle aree e nei periodi indicati ai naviganti.