Atessa, proteste contro chiusura di chirurgia. Rapino: “Abbiamo un progetto lungimirante”

Rapino Marco“Non è stata molto elegante la partecipazione del presidente della V Commissione consigliare regionale Mario Olivieri (Abruzzo civico) alla manifestazione contro la decisione della chiusura del reparto di Chirurgia di Atessa”. A parlare è il segretario regionale del Pd Marco Rapino, che aggiunge: “Strumentalizzare questa protesta è sintomo di inadeguatezza del ruolo che ricopre, per cui lo invito a una maggiore ragionevolezza e valutazione delle azioni che mette in campo, anche in virtù del Patto di Governo sottoscritto in sede di alleanza elettorale. Mi aspetto strumentalizzazioni simili dalle opposizioni di centrodestra, nonostante siano responsabili di aver rinviato le decisioni per cinque anni e di aver portato avanti un risanamento fondato solo sui tagli e non sulla riorganizzazione dei servizi”.
Alla manifestazione di Atessa hanno partecipato alcune centinaia di persone con in mano diversi cartelli di protesta dai toni piuttosto duri. Il corteo è partito da piazza Garibaldi e ha ridisceso il paese fino all’ospedale, per manifestare contro la decisione di chiudere il reparto di Chirurgia dell’ospedale ‘San Camillo De Lellis’. Striscioni, un carro funebre, tanta rabbia e anche la solidarietà dei commercianti che hanno abbassato le serrande. La chiusura del reparto di Chirurgia è scattata il 31 marzo.

“Lo stato di salute dei conti della sanità che il presidente Chiodi osannava – spega ancora Rapino nel commentare la manifestazione – non basta a restituire una sanità in ‘salute’. Quella buona è quella che dà risposte concrete ai cittadini di tutto il territorio regionale, non serve l’ospedale sotto casa bensì la garanzia di cura per tutti. Nella difficile opera di riforma della Sanità, e in linea con le mutate direttive nazionali – dice ancora Rapino – il presidente della Giunta regionale e commissario alla Sanità Luciano D’Alfonso e l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci sono impegnati in scelte a volte non popolari, ma che ci consentiranno entro il 2015 di uscire dal commissariamento e di avviare il ridisegno del sistema sociosanitario regionale. “Su questa partita ci giochiamo la credibilità e la possibilità di rivincere le elezioni al termine del mandato. Coltivare gli orticelli elettorali non serve, occorre saper governare e farlo bene, significa essere coraggiosi, lungimiranti, capaci e soprattutto avere un progetto concreto da attuare per il benessere del cittadino.Rapino ha anche annunciato che nelle prossime settimane il Pd Abruzzo si impegnerà in una campagna di ascolto e di confronto con i territori. 

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