Ad Atri, ieri sera, è stata aperta la pubblico la mostra “Stills of Peace and Everyday Life”, promossa dalla Fondazione Aria – Fondazione Industriale Adriatica in collaborazione con il Comune per il network Arte in Centro. Al taglio del nastro ha partecipato, quale ospite d’onore, l’ambasciatore del Pakistan, Tehmina Janjua, arrivata ad Atri appositamente per intervenire alla cerimonia d’apertura.
“Il Pakistan ha sempre vantato una grande storia artistica e culturale, tuttavia oggi un nuova generazione di artisti hanno iniziato ad esplorare nuovi linguaggi con gran successo adottando svariate e innovative tecniche, conquistando anche spazio nello scenario internazionale. Sono molto felice del dialogo che si è aperto tra Italia e Pakistan, perciò ringrazio Arte in Centro per aver offerto un’ottima opportunità agli artisti pakistani per promuovere il loro lavoro. Dobbiamo continuare questa collaborazione tra le nostre culture per crescere insieme e grazie per aver consentito ad un “briciolo” di Pakistan di entrare in questa città” – ha detto l’ambasciatrice, parlando al pubblico in italiano.
Il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, ha ringraziato innanzitutto l’ambasciatore per la sua presenza e si è detto molto soddisfatto di aderire al network Arte in Centro. “Far parte degli otto Comuni del circuto significa una grossa opportunità turistica e culturale per la nostra città” – ha spiegato il primo cittadino. .
La mostra “Stills of Peace and Everyday Life”, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 10 settembre, attraverso i linguaggi della fotografia, della video arte e dell’installazione, apre un confronto su temi relazionali, sociali ed esistenziali profondi e viene offerto, così, uno spaccato sulla ricerca attualissima dell’arte in Pakistan ed una conoscenza delle ricerche estetiche di artisti italiani originari dell’area Centro Adriatica. Una mostra che pensa di proseguire nelle città di Islamabad e a Lahore in collaborazione con le Ambasciate e altre istituzioni culturali dei due Paesi. Nel mondo dell’arte ci sono tante mostre che ricordano, raccontano, urlano o ripetono; nell’intenzione dei suoi ideatori e curatori, vorrebbe essere una mostra “che pensa” e fa pensare attraverso l’incontro inedito tra artisti italiani e la cultura visuale ed immaginale del Pakistan contemporaneo. Superando i pregiudizi, le distanze, le diversità di formazioni, culture e condizioni nascono riflessioni tanto sulla specificità che sulle comuni esigenze di dignità, di significato, di etica e rispetto necessarie alla condizione umana.
La mostra è stata curata da Antonio Zimarino, Franco Speroni, Lavinia Filippi e Raffaella Cascella.
E’ allestita nel Museo Capitolare, Cripta della Cattedrale di Atri.
Questi gli orari di visita: 11 luglio – 10 settembre 2014
tutti i giorni | 10.00 – 12.00; 15.30 – 19.00; 20.30 – 22.30
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