Se rispetterà l’ultimatum che lui stesso si è dato si consegnerà entro giovedì ovvero dieci giorni dopo aver caricato sul suo canale YouTube un videomessaggio nel quale ha lanciato la sfida a istituzioni e forze dell’ordine. Roberto Di Santo continua la sua latitanza. Il 58enne di Roccamontepiano sembra introvabile. I Carabinieri di Pescara e Chieti, coordinati dal PM Silvia Santoro, lo stanno cercando soprattutto nell’area metropolitana non tralasciando il suo paese d’origine; inoltre viene continuamente monitorato il suo blog nel quale ha spesso “caricato” messaggi e lettere per rivendicare alcuni che, a suo dire, sono stati episodi di giustizia negata che hanno segnato la sua vita. L’auto incendiata ed il tentativo di far saltare in aria una villetta a Villanova di Cepagatti, l’attentato al tribunale di Chieti con la vettura data alle fiamme rappresentano la valvola di sfogo per un soggetto che, pur avendo una personalità disturbata, mantiene una lucida follia. E abile com’è nel maneggiare esplosivo la speranza è che non metta in pratica altri attentati incendiari; finora è andata bene, la prossima non si sa.
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