Resta in carcere Davide Nunziato, il 35enne di Francavilla al Mare, arrestato dalla Polizia di Chieti lo scorso 20 ottobre nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal Procuratore Distrettuale Antimafia dell’Aquila, Fausto Cardella insieme al sostituto Antonietta Picardi. Il Tribunale del Riesame ha infatti respinto il ricorso presentato dal suo legale in quanto sono emersi fatti nuovi a carico di colui che era stato riconosciuto come l’autore della telefonata anonima che il 21 marzo scorso annunciava la presenza di un ordigno, lasciato a Francavilla, lungo viale Alcione, nei pressi dell’abitazione estiva dell’ex segretario nazionale della CISL, Raffaele Bonanni. L’ordigno, poi, si rivelò finto: un semplice contenitore di plastica, senza carica esplosiva, con fili elettrici e bulloni, impacchettato con del nastro adesivo. Ma Nunziato, per quell’episodio, è stato comunque arrestato insieme alla moglie Valeria Di Stefano, di 30 anni, ristretta ai domiciliari, e al 21enne di Guardiagrele, Donato Colasante che invece è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Nell’abitazione di Davide Nunziato è stata trovata una pistola P38 Smith & Wesson ed un passamontagna. Elementi che hanno convinto i giudici del Riesame a confermare l’arresto di quello che sembra essere molto di più di un “terrorista per caso”, autore di una bravata, che comunque potrebbe costargli caro.
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