“Con il nuovo anno è ormai diventata una consuetudine, tutt’altro che piacevole per gli Abruzzesi, la notizia dell’aumento dei pedaggi della “Strada dei Parchi” che nel 2015, come accaduto nel 2014, subiranno altri pesanti ritocchi. Ma la novità è che quest’anno nessuno (Sindacati, Cna, Confindustria, associazioni di consumatori ecc.) si rivolge alla Regione”. E’ quanto dichiara il presidente della commissione di vigilanza del consiglio regionale, Mauro Febbo, che aggiunge: “Ma a difendere i pendolari e tutti i fruitori dell’autostrada sono scesi in campo solo i sindaci di Teramo e L’Aquila, come se la stessa notizia non riguardasse tutta la Regione e l’economia degli Abruzzesi. D’Alfonso sempre pronto ad alzare il telefono per dimostrare la sua “importanza” salvo poi smarrirsi, nel garantire la presenza del suo Segretario Renzi, per chiamare questo Ministro (Lupi) o quel Vice (Nencini con cui ha sfilato sotto il Gran Sasso), questa volta tace. Questo silenzio assordante mi lascia perplesso e dubbioso. Credo che i pendolari, gli autotrasportatori, il mondo dell’imprenditoria abruzzese, che verranno nuovamente e duramente colpiti da questo aumento, oltre che dalla mancata riconferma della diminuzione delle tasse, che per il 2013 e 2014 il precedente governo regionale di centrodestra aveva garantito, vogliano avere una risposta e soprattutto una presa di posizione forte e definitiva che rigetti la proposta di aumento. E per questo”, ha continuato Febbo, “presenterò una risoluzione urgente contro l’aumento del pedaggio per ottenere una risposta che faccia chiarezza e blocchi una pretesa immotivata che colpisce i pendolari e l’economia abruzzese. Vogliamo sentire la voce del Presidente D’Alfonso chiara, lineare e coerente con il ruolo che ricopre”, conclude la nota di Mauro Febbo.
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