Egregio Direttore
questo è uno sfogo e una protersta verso la classe politica regionale:
“Vergognatevi, non siete nemmeno capaci di partorire un progetto che i cittadini aspettano da 11 anni. 11 anni persi, insieme a milioni si euro di finanziamenti.
Mentre le fabbriche chiudono, voi chiudete la possibilità ad un numero imprecisato di comuni, visto l’effetto domino che ha un parco,di puntare su quella economia che non può essere delocalizzata, quella che i più grandi economisti, chiamano la risorsa del futuro.
Vi ricordiamo che, diversamente da quanto in varie occasioni affermato , la maggioranza dei Comuni (5 su 8), e tra quelli più popolosi (80% della popolazione) ha fatto il proprio dovere e vuole incamminarsi su un percorso giusto e necessario, nel rispetto della maggioranza silenziosa che il parco lo vuole, della maggioranza dei cittadini che ha lottato e lotta contro l’Abruzzo minerario!
Albergatori, B&B, agricoltori-VERI-, commercianti, giovani laureati, imprenditori del futuro, privati da un manipolo di amministratori, di lobby di vario ordine e grado, di una importante risorsa quale OGGI è un parco.
Una risorsa che l’assessore Febbo è riuscita ad usare come il peggiore spettro possibile, spacciando per Piano Parco e relativo regolamento, una Bozza di Decreto, che è una norma transitoria, con il risultato che ci sono ancora oggi molti cittadini e agricoltori che temono addirittura di essere espropriati dalle proprie terre, case, o che non possano coltivare il proprio appezzamento come sempre fatto.
Il Parco è una risorsa, ed è una grande speranza che permette a chiunque di provarci, Febbo e la sua maggioranza vogliono togliere anche questo. il Parco è l’unica programmazione territoriale che non costa niente, basta farlo. Invece l’attuale giunta regionale sta dimostrando che riesce a ragionare solo in termini di sperpero di denaro pubblico, perdita di bellezza, con il fine di favorire quelle lobby, che da anni stanno depredando e quindi affamando il territorio.
Voi, sapete cosa sta partorendo il ministro Passera? ne avete la più pallida idea? voi che vi riempite la bocca di aver fermato i petrolieri, senza fare nulla, capaci di vantarvi del grande lavoro tecnico scientifico di comitati associazioni e cittadini, che gratis ci hanno perso mesi e mesi dentro giorni e notti, producendo osservazioni, organizzando manifestazioni, conferenze ecc.
Ci state dando in pasto ad una delle industrie più impattanti del pianeta, quella si capace di espropri. Grazie a voi, diventeremo insieme alla Basilicata la regione più povera d’Italia.
La costa teatina è la parte di territorio in Abruzzo, più interessata da progetti inerenti gli idrocarburi,
mentre è dal 97 che è stata indicata come area prioritaria, quindi da proteggere, per specificità geologiche, paesaggistiche, faunistiche e floristiche, così come recita la legge sui parchi. Voi siete gli unici che non conoscete queste valenze, non riuscite neanche a vedere le 7 riserve e i 6 S.I.C. siti lungo la costa.
Cambiate questo nobile mestiere, fate altro, lasciate a chi ha capacità di benevolenza, lungimiranza, intelligenza, umanità, senso democratico. Siate felici del solo fatto che siamo costretti anche a pagarvi stipendi e pensioni d’oro, visto l’indifferenza che dimostrate di provare nei nostri confronti.
Costituente Vogliamo il Parco
coordinatore Lino Salvatorelli
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