Da “cessazione” a “crisi” : questo cambio di procedura è la leva che potrebbe portare in piano e poi in discesa la vertenza Burgo di Avezzano, apparsa in salita ripida dopo la comunicazione shock dell’azienda di voler chiudere. Svolta che c’è stata al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, ieri pomeriggio, a Roma. La Burgo ha accettato di riaprire la trattativa ufficializzando in una sede istituzionale una partnership con altri soci. “È impensabile che la proprietà abbandoni in questo modo i suoi lavoratori, con centinaia di famiglie gettate nell’incertezza. Per questo, durante l’incontro, abbiamo richiesto con forza la riconversione del sito Burgo di Avezzano. È la soluzione migliore per un compromesso tra interessi aziendali e il futuro dei dipendenti” – ha detto il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, presente all’incontro insieme ad amministratori regionali e comunali, oltre ai rappresentati sindacali, mentre circa 150 dipendenti, partiti dalla Marsica, hanno stazionato davanti al ministero. Vertenza aggiornata al prossimo 23 settembre mentre anche il parlamentare di SEL, Gianni Melilla, ha presentato una interrogazione ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico per chiedere lumi sul futuro occupazionale di 350 persone.