Balcone crollato nelle new town: tra sgomberi, inchieste e ordinanze

Balcone crollatoSarà un’inchiesta della magistratura aquilana a fare piena luce sulla tragedia sfiorata nella palazzina post sisma della frazione di Cese di Preturo dove un balcone in legno ha ceduto ed è crollato su quello al primo piano, ortunatamente in un momento in cui nessun inquilino occupava quegli spazi. Per ora è stata sgomberata la famiglia nel primo piano, quello dove è caduto il balcone. Se i controlli dovessero confermare un difetto di costruzione, anche le altre palazzine saranno evacuate. I controlli si estenderanno anche alle altre 18 New Town del progetto Case costruito a tempo di record per ospitare circa 16mila aquilani sfollati.

Le avvisaglie di danni costruttivi in alcune palazzine antisismiche nella frazione aquilana di Cese di Preturo ci sarebbero già state e, secondo quanto si è appreso, avrebbero già portato al contenzioso attraverso la escussione da parte del Comune dell’Aquila, proprietario degli immobili, della polizza postuma decennale, prevista negli appalti pubblici fatta dalle imprese come garanzia proprio per questo tipo di inconvenienti. Infatti, nel corso di lavori per la manutenzione straordinaria appaltati nei mesi scorsi sarebbe emerso che alcune lavorazioni non sarebbero state fatte a regola d’arte. Nella querelle il Comune dell’Aquila ha come controparte l’assicurazione visto che il raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) costituito dalla Iter Gestione e appalti Spa, capofila, dalla Sled Spa e dalla Vitale costruzioni Spa (che nell’ambito del bando comunitario si era aggiudicato parte della realizzazione delle new town) non esiste più con le imprese probabilmente inglobate da altre aziende.

 

Sindaco Cialente emette due ordinanze

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha emesso due ordinanze: una per impedire agli inquilini dell’insediamento del progetto Case di Cese di Preturo di uscire dai balconi, ritenuti non sicuri dopo il crollo di uno di questi; l’altra per reperire trenta alloggi in altre new town da assegnare alle famiglie che in seguito ai controlli saranno sgombrate. Lo rende noto l’assessore comunale al Bilancio Lelio De Santis che ha la competenza della gestione del patrimonio del progetto case. De Santis è molto duro nel commentare il grave fatto: “Il crollo conferma quello che in tanti avevano detto sul progetto Case: costi pesanti, realizzazioni superficiali e fatte con i piedi, sicurezza scarsa e affari per le imprese. Ora dobbiamo mettere in sicurezza le persone perché se continua a piovere, crollano altri balconi. Per questo il sindaco ha emesso due ordinanze”.                                                                         Poi, un messaggio a Roma: “Quanto accaduto dovrebbe far capire al Governo che ha costruito le case che la manutenzione straordinaria è una cosa seria: quest’anno non ci hanno dato nulla, noi abbiamo messo in bilancio un milione, ma c’è bisogno di fondi straordinari. Poi dobbiamo accelerare le procedure per il soggetto che deve gestire per una manutenzione seria se no il patrimonio cadrà a pezzi”. A proposito della creazione della società pubblico privato che dovrà subentrare alla Manutencoop nella manutenzione , De Santis ha sollecitato “l’advisor a presentare al più presto un piano valido con la sostenibilità dei costi”. 

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