REDAZIONE- Cda della PESCARA CALCIO e riordino dell’organigramma. MARTINO, come già anticipato, lascia la compagine ma diventa main sponsor con la MODUS, società che si occupa di manutenzione di grandi impianti di cui lo stesso MARTINO è titolare. Nella carica di vice- Presidente gli succede Gabriele BANKOWSKI. Le novità non finiscono qui. E’, infatti, ufficiale l’addio di Giacomo ORTOLANO, mentre ACCIAVATTI, pur restando socio, non farà più parte del Consiglio di Amministrazione. Dunque, il nuovo Cda è così composto: PRESIDENTE Daniele SEBASTIANI, AMMINISTRATORE DELEGATO Danilo IANNASCOLI, consigliere e nuovo vice-Presidente Gabriele BANKOWSKI. Le quote lasciate da MARTINO( 15%) e ORTOLANO ( 7%) sono state al momento rilevate dal PRESIDENTE SEBASTIANI( è salito al 42%) che, tuttavia, precisa” La società non sta affatto perdendo pezzi. Non c’è alcuna diaspora e io non intendo fare scalate. A breve ci saranno degli ingressi(  Victor MESA imprenditore uruguaiano proprietario del WANDERERS MONTEVIDEO e del sodalizio spagnolo RECREATIVO HUELVA, e Vincenzo MARINELLI subito dopo la fase finale degli Europei under 21 in programma in ISRAELE dal prossimo 5 giugno). Non credo che entrerà il mio amico fraterno Gianni PAGLIONE. Mi piacerebbe, ma è troppo impegnato con le sue attività che lo costringono ad operare spesso fuori sede. Mi sento di ringraziare di cuore MARTINO( che tuttavia darà ancora il suo sostegno in qualità di sponsor principale) e ORTOLANO. Restano due grandissimi amici. Ci lega un solido rapporto di amicizia che va al di là degli affari interpersonali. ZEMAN? Per lui deve essere un piacere tornare a PESCARA. In merito, non ho dubbi, ma se dovessi accorgermi del contrario, oppure che PESCARA rappresentasse una soluzione di ripiego, non esiterei neanche un attimo a cambiare direzione. Al massimo lo aspetteremo una settimana. Tra i papabili, oltre a ZEMAN che rappresenta un’idea antecedente all’arrivo di Giorgio REPETTO da lui, comunque, totalmente codivisa, ci sono anche i vari MARINO, DE CANIO e GIAMPAOLO. Se il ritorno di ZEMAN non dovesse concretizzarsi? In questo caso, la scelta sarebbe tutta del settore tecnico e, dunque, di Giorgio e del suo staff. Io posso dare un contributo sulla parte contrattualistica in ordine alla quale, credetemi, non c’è bisogno di scienziati, ma di gente che ci capisce. Sul piano tecnico, è certezza assoluta, non mi sono mai permesso, nè mi permetterò di influenzare o interferire”.