REDAZIONE- Il PESCARA si complica la vita. Ormai una costante. Dopo 40 giornate, squadra indecifrabile. BARONI continua a cambiare. In questo caso la posizione degli interpreti. Rispetto alla sfIda di AVELLINO, MEMUSHAJ davanti alla difesa, BJARNASON mezz’ala( avulso dal contesto), BRUGMAN sulla trequarti a ridosso del tandem MELCHIORRI- PETTINARI. Così Marco BARONI ” BRUGMAN in posizione più avanzata perché in quella zona di campo è decisivo grazie alle sue indubbie qualità tecniche”. In realtà su BJARNASON, BARONI non risponde. Ma aggiunge” Non ho altri centrocampisti”. E LAZZARI ? GESSA ? TORREIRA ? La verità è un’altra: da una parte c’era una squadra organizzata, il PERUGIA, dall’ altra no. Eppure, senza essere particolarmente pericoloso il PESCARA si è trovato a condurre per 2-0 con un uomo in più( espulso COMOTTO al 9′ della ripresa). ” Il nostro problema- dice BARONI- è la concentrazione. Assurdo subire simili gol. Adesso dobbiamo vincere a VARESE e non perdere col LIVORNO. Capisco i tifosi. Avrei fischiato anche io. Abbiamo deluso. Ne siamo consapevoli. Ma siamk stati ancora penalizzati dalla terna arbitrale. Il pareggio del PERUGIA era palesemente viziato dal fuorigioco di GOLDANIGA”. L’analisi dell’ex Andrea CAMPLONE, tecnico del PERUGIA” Sono rammaricato. Grande prova di carattere, ma avremmo potuto anche vincerla. Ci vuole coraggio. Noi lo abbiamo dimostrato. Un giudizio sul PESCARA ? Gioca col freno a mano. Un peccato, perché dalla metacampo in su ha grandissima qualità. Il mio ritorno da avversario ? Ho perso 10 anni. Tanti ricordi. Amo questa città. È la mia città Auguro al PESCARA la promozione. Se i dirigenti mi chiamassero, non esiterei. Verrei di corsa. Mi piacerebbe lasciare il segno da allenatore dopo aver vinto da calciatore due campionati di serie B”.
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