Basket Roseto: Marini, la stagione della svolta

roseto basket4Medie quasi raddoppiate rispetto alla passata stagione. Marini, 4° Squalo più usato da coach Trullo, è diventato un giocatore “di categoria” 202 punti in 645 minuti, spalmati in 26 partite. Questo il bottino ottenuto finora da Pierpaolo Marini, nella stagione di A2 Silver 2014/2015. Per il classe1993 di proprietà Roseto Sharks, si tratta della seconda stagione in carriera nel terzo campionato nazionale, e il confronto con la passata stagione (giocata ovviamente a Roseto) è eloquente: l’anno scorso giocò 25 partite (saltandone 5 per una polmonite), in cui collezionò 94 punti in 415 minuti sul parquet. Parliamo dunque di cifre raddoppiate, per un giocatore che si è rivelato un vero asso nella manica, da sfoderare nei momenti di difficoltà. Come durante il terzo quarto di Roseto-Ferrara, giocata domenica scorsa, quando “Obama” ha messo dentro 11 punti in appena 4 minuti (dal 26′ al 30′), gonfiando poi, nell’ultima frazione, i punti totali a 13.

Picco della stagione toccato lo scorso 22 gennaio, quando ne segnò 19 in 27 minuti contro Tortona (4/6 da 2 e 3/4 da 3), ma anche altre prestazioni meritano una menzione, come quelle fornite contro Omegna e Ravenna, in cui la Mec-Energy vinse in entrambi i casi grazie al lavoro in campo del rosetano “doc”.
Tornando ai numeri, salta all’occhio come la fiducia di coach Trullo nei confronti di Pierpaolo sia aumentata vertiginosamente in questa stagione, rispetto alla passata: dai 16.3 minuti di media concessi da Trullo a Marini nel 2013/2014, ai 24.4 del 2014/2015. “Obama”, nell’attuale stagione, è il 4° Squalo più usato dallo staff tecnico, dopo Jackson (34.2), Pitts (33.4) e Moreno (28), quindi più di Bryan (23.4), Borra (21) e Ferraro (24).

Il suo rendimento è andato in crescendo col passare delle settimane e oggi la sua media parla di 7.8 punti a partita, con il 44% da 2 (42/96) e il 37% da 3 (29/78), cui abbina 3.2 rimbalzi (82 totali, di cui 28 offensivi). Nella stagione 2013/2014, invece, le medie erano ben differenti: 3.8 punti, con 52% da 2 (24/46) e 27% da 3 (10/37) e 2.4 rimbalzi a partita (61 totali e 23 offensivi). Marini, in questa stagione, ha tirato 50 volte in più dai 2 punti e 32 volte in più dai 3 punti rispetto al passato campionato: anche la sua fiducia in se stesso deve senz’altro essere aumentata, altrimenti un simile miglioramento difficilmente potrebbe trovare una spiegazione.

Se negli anni passati Pierpaolo Marini era visto come un “giovane futuribile”, un talento su cui lavorare e puntare, adesso possiamo dirlo: Marini è un giocatore che merita questa categoria e potrebbe dire la sua anche al piano di sopra, grazie ad una tecnica di tiro sopraffina e un fisico che lo aiuta in difesa, soprattutto a rimbalzo. La stagione della svolta è questa: ora non resta che continuare a migliorare, con la speranza di vederlo indossare la maglia degli Sharks anche nella prossima A2. E magari, perché no, anche quella della Nazionale sperimentale…

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