Avezzano: bidello schiacciato da pressa, nuovi rilievi

AmbulanzaNuovi rilievi questa mattina da parte dei Carabinieri di Avezzano sul luogo dell’ incidente all’Istituto geometri Leon Battista Alberti di Avezzano dove ieri, intorno alle 17, l’operatore scolastico Alvaro Pirolo ha perso la vita schiacciato da una pressa. Pirolo, classe ’57, insieme ad un collega cercava di spostare la pressa con un muletto a mano ed è rimasto schiacciato tra la pressa stessa e il muro del cortile dove stava operando. Inutile la corsa in ospedale. Un minuto di silenzio è stato osservato dagli alunni dell’ Istituto geometri e di ragioneria. Sul posto questa mattina il pm Vincenzo Barbieri. Oltre ai rilievi dei militari per accertare eventuali responsabilità, anche quelli effettuati da parte della Asl. Al momento non si escludono ipotesi di reato nei confronti degli addetti ai lavori anche per poter effettuare accertamenti sul corpo dell’uomo. Le indagini – a quanto appreso – si stanno rivolgendo soprattutto sui compiti assegnati ai due operatori scolastici. In merito è stata acquisita la documentazione necessaria a capire le reali mansioni di chi era al momento sul posto di lavoro. Secondo quando hanno potuto accertare finora gli inquirenti, la pressa si sarebbe trovata sopra al muletto che però era di misura inferiore rispetto alla pressa. Lo sbilanciamento è stato fatale.

Cordoglio “per una disgrazia che non doveva accadere” è stato espresso dal preside dell’Istituto geometri Leon Battista Alberti di Avezzano, Corrado Dell’Olio, dove ieri si è consumata la tragedia che ha portato alla morte di un bidello rimasto schiacciato da una pressa mentre tentava di trasportarla usando un muletto a mano. “Sono a disposizione e ho fiducia piena – ha detto Dell’Olio – negli inquirenti che stanno svolgendo accertamenti”. “Ero in ufficio a lavorare – ha raccontato il Preside – quando ho visto un operatore scolastico disperarsi e chiedere aiuto. Ho capito che era accaduto qualcosa di grave. Ma non posso dire altro. Le indagini sono in corso. Sto aspettando di parlare con il pm”. “Sono vicino alla famiglia, una famiglia – ha concluso Dell’Olio – che abbiamo molto a cuore”. Tra i particolari che starebbero emergendo la presenza di un testimone sordomuto per il quale gli inquirenti si stanno organizzando con un operatore che conosce la lingua dei segni, e forse anche di una terza persona.

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