Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso “parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2014-2016 a condizione che essa sia emendata nell’applicazione del disavanzo prevedendo la copertura integrale dello stesso nel primo esercizio, senza utilizzo di entrate da alienazione patrimoniali, alle quali non puo’ farsi ricorso per riequilibri di parte corrente”. Lo ha annunciato, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il quale ha inoltre reso noto che il Collegio dei revisori ha anche valutato “insufficiente ed inadeguata” la manovra finanziaria messa a punto dall’amministrazione comunale per fronteggiare le criticita’ e ha, quindi, ritenuto che “senza alcun indugio occorre porre le basi per il ricorso a strumenti ordinari o pluriennali di riequilibrio strutturale, cosi’ come previsti agli articoli 193, 194, ovvero agli articolo 243-bis e 243- ter del Tuel”. Alessandrini ha spiegato che quindi “ora bisognera’ andare verso una sorta di dissesto controllato”. “Dobbiamo fare un passo indietro – ha detto il sindaco – e parlare del rendiconto approvato il 1 agosto scorso e che fa riferimento all’ultimo bilancio ereditato dal centro destra, con un disavanzo di 4 milioni e 200mila euro. Il Collegio dei revisori ci dice di ripianare questo disavanzo entro il 2014. Tutto questo e’ un grande problema per l’ente. Resta anche da chiarire che il bilancio 2014 in ogni caso dovra’ essere approvato, perche’ se cio’ non accade la politica e’ inutile. Noi andiamo a casa ed arriva il commissario”. Relativamente all’invito del Collegio dei revisori di fare ricorso agli strumenti previsti dalla legge in ordine a forme di dissesto controllato, Alessandrini ha sottolineato che “oltre all’utilizzo della leva fiscale sara’ indispensabile intervenire sui capitoli di spesa del Comune comprimendoli nella misura prevista dalla legge del 10 per cento. Inoltre, sara’ impossibile contrarre nuovi mutui e ci sara’ il blocco delle assunzioni”. Il primo cittadino ha poi ribadito che per fine anno ci potrebbe essere una crisi di liquidita’ “considerando che vorrei ricordare come si e’ passati dai 19 milioni e 300mila euro in cassa al 2009 ai 2 milioni e 200mila euro di quest’anno. Siamo in una situazione difficile, delicata che non ci deve far recedere dalla volonta’ di andare avanti, pur in una situazione particolare”. Il dirigente comunale del settore Tributi, Guido Dezio, ha ricordato che “negli ultimi 5 anni si e’ arrivati ad avere 50 milioni di euro in meno di liquidita’. Per questo e’ stato deciso di aumentare la tassazione non per tartassare i cittadini, ma per evitare, con una extrema ratio, il dissesto e il commissariamento economico- finanziario dell’ente”.
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