Bilancio regionale, in aula anche di domenica. Duro scontro Chiodi-opposizioni

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9E’ terminata a notte fonda di sabato e ripresa domenica la riunione-fiume del Consiglio regionale per l’esame del bilancio e della finanziaria 2014. Dopo una giornata di continui rinvii, i lavori si sono aperti attorno alla mezzanotte con le dichiarazioni del presidente Chiodi, che -in replica alle opposizioni che hanno parlato di enorme disavanzo e di “bilancio falso” ha dichiarato che “il bilancio non sarà mai in equilibrio perché ci portiamo dietro un disavanzo gigantesco prodotto nel corso degli anni precedenti. Noi lo abbiamo ridotto – ricorda – ma dato che è enorme ci vorranno altri 20-30 anni per ripianarlo e la causa di questo è la gestione scellerata del passato. Ci sono ancora 450 milioni di disavanzo gestionale e nel corso degli anni sono stati distratti per altre finalità dal fondo nazionale sanitario 528 milioni che abbiamo dovuto ripagare”.
“Ci vuole grande faccia tosta a dire queste cose da parte dell’opposizione – aggiunge il governatore – ma non mi sorprende perché ormai la politica prescinde dai reali contenuti per ridursi a mera propaganda e disinformazione”.
Sulle problematiche del rendiconto, per Chiodi “qualunque regione in Italia che dovesse fare il rendiconto per ripianare il disavanzo accumulato negli anni finirebbe in default. Le nostre spese per stipendi e funzionamento della macchina sono 320 milioni – precisa – Se la anche Regione si fermasse per un anno non sarebbero sufficienti a ripianare il debito che è più alto”.
In conclusione, per Chiodi, sarà un “bilancio di estrema trasparenza e spero serva a richiamare al senso di responsabilità le forze di opposizione. Spero anche che nel futuro, chiunque dovesse governare, non si comporti come un saccheggiatore per fini legati al consenso ma come un buon padre di famiglia”.

L’opposizione: “Bilancio falsato. Chiodi conclude il proprio mandato mentendo all’Abruzzo. A rischio la tenuta dell’intera Regione, ci rivolgeremo alla Corte dei Conti ed al Governo nazionale”
Si è tenuta domenica mattina una conferenza stampa dei gruppi dell’opposizione: presenti i Capigruppo del centrosinistra Camillo D’Alessandro (PD), Lucrezio Paolini (IDV), Franco Caramanico (SEL) , Gino Milano (Centro Democratico) , il vice presidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico, il consigliere (PD) Giuseppe Di Pangrazio.
” Un amministratore pubblico dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia. Chiodi conclude il proprio mandato mentendo alla propria famiglia, all’Abruzzo, lasciando in eredità la peggiore delle cambiali, un bilancio falso. Così come è falso che in questo bilancio è prevista una riduzione della tassazione regionale. Sia chiaro , il danno per gli abruzzesi si verificherebbe con l’approvazione del bilancio, non certo con l’esercizio provvisorio”. Lo ha affermato in apertura della conferenza stampa il capogruppo del PD in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro puntando il dito contro Chiodi in relazione ai rilievi della Corte dei Conti. ” La Corte dei conti, con propria deliberazione – rilevano le opposizioni – ha sancito che l’intero processo di approvazione del bilancio è inficiato dalla mancata approvazione di due rendiconti degli anni precedenti. Non viene così rispettato l’obbligo costituzionale del pareggio di bilancio oggi sancito nella Costituzione, una novità costituzionale, con l’articolo 81, che rende illegittimo contabilmente ed incostituzionale il bilancio. Per questo ci rivolgeremo a Corte dei Conti e Governo nazionale, in tal senso abbiamo interessato il sottosegretario Giovanni Legnini”.
“Si approvino prima i rendiconti – ha affermato D’Amico – e poi il bilancio, non si può scherzare sulla pelle degli abruzzesi, con un bilancio che è una finzione e che non riguarda l’Abruzzo e gli abruzzesi ma solo la propaganda di Chiodi, che appare più come un disperato tentativo di coprire la verità “
” Il risanamento non c’è stato – ha rimarcato Lucrezio Paolini – e Masci ha poco da festeggiare , lo chieda agli abruzzesi e si accorgerà che l’Abruzzo del palazzo e diverso dall’Abruzzo reale”.
“Con senso di responsabilità – ha chiarito Gino Milano – abbiamo indicato la via della verità, presentando una pregiudiziale che dimostrava la improcedibilità nella approvazione del bilancio, rigettata dalla maggioranza. Tutto viene sacrificato da Chiodi per speranze elettorali, per noi viene prima l’Abruzzo. Per questo il bilancio non si può approvare”.
” Basta leggere – ha concluso Franco Caramanico – la stessa relazione dei revisori dei Conti che impongono l’approvazione urgente dei rendiconti dovrebbe imporre alla maggioranza di fermarsi. Sul piano politico ora è chiara a tutti la bufala del risanamento e del risanatore”.

SI VA A OLTRANZA
La seduta anche domenica va avanti ad oltranza: la maggioranza vuole scongiurare a tutti costi il ricorso all’esercizio provvisorio, che scatterà in caso di mancata approvazione del bilancio entro il 31 dicembre.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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