video » Rifiuti Bussi: e ora….. i risarcimenti

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tribunale pescaraIl processo sulla discarica dei veleni di Bussi, dunque, da settembre in Corte d’Assise a Chieti. Il Gup del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea ha accolto le richieste del Pm Annarita Mantini dando corpo all’ipotesi di reato di avvelenamento delle acque, giudicabile solo in Corte d’Assise, costringendo i 19 imputati, tra dirigenti Montedison e tecnici, a difendersi da un impianto accusatorio che parla di “disastro ambientale di immani proporzioni e perchè si era inquinato per vile denaro”. Piuttosto che smaltire a norma di legge i rifiuti tossici accumulati da decenni dal Polo chimico di  Bussi, affrontando costi enormi, si é deciso di nascondere tutto sotto terra – secondo l’accusa – provocando l’inquinamento anche delle falde acquifere sottostanti. Respinta la richiesta degli avvocati difensori di procedere per rito abbreviato, così come era stata respinta la richiesta d’incidente probatorio ed il tentativo di far uscire dal processo la Edison. Tutto, dunque, in linea con l’accusa ma soprattutto con  le aspettative delle tanti parti civili, amministrazioni comunali, associazioni ambientaliste ed anche privati cittadini che in caso di condanna potrebbero beneficiare di risarcimenti milionari. a tal proposito uno dei possibili scenari, in vista del processo, é quello del risarcimento con l’obbligo da parte della Edison di disporre a proprie spese l’immediata bonifica dell’area.


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