Bussi in Cassazione: Depositati i ricorsi

bugnara

Bellelli Mantini2Errori interpretativi tali da motivare il ricorso diretto in Cassazione senza passare per la Corte d’Appello. Come da noi anticipato nei giorni scorsi i Pm pescaresi Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini che si sono visti assolvere, in Corte d’Assise lo scorso dicembre, i 19 imputati del Processo sulla discarica dei Veleni in Val Pescara, dopo giorni di studio delle carte che motivano la sentenza dei Giudici, ritengono di poter puntare non tanto nel merito, ma nella forma di un dispositivo che non tiene conto che il reato di avvelenamento – come recita il ricorso – non si limita a parlare di acque destinate all’alimentazione ma precisa che deve trattarsi di acque che ancora non siano state attinte per il consumo. La famosa distinzione tra i Pozzi di S.Angelo e la falda sottostante la discarica scoperta dagli agenti del Corpo Forestale nel 2007. Da qui la richiesta di annullamento della sentenza di assoluzione per i 18 vertici della Montedison e la conseguente replica del Processo, perchè, in base a quanto sostengono Bellelli e Mantini, non c’erano gli estremi per la derubricazione del erato da avvelenamento a disastro colposo, con quest’ultimo, tra l’altro, secondo i giudici caduto in prescrizione, secondo i Pm no, perchè nel caso specifico la prescrizione andava calcolata sui 15 anni e non su 12. Sul dolo diretto, poi: “Gli imputati avevano una rappresentazione certa dell’evento di avvelenamento e di disastro, come emerge dalla documentazione, che ci consente di classificare come dolo diretto e non come dolo eventuale l’atteggiamento psicologico con cui i delitti sono stati realizzati.”
Intanto  anche l’Avvocatura dello Stato ha proposto ricorso per conto della Regione Abruzzo, del ministero dell’ Ambiente e del Commissario delegato, condividendo la scelta della Procura della Repubblica di Pescara di ricorrere per saltum direttamente in Cassazione. “Confidiamo in un’attenta valutazione delle nostre ragioni – ha commentato il governatore Luciano D’Alfonso – affinché sia sancito il principio per cui chi inquina deve assumersi la responsabilità di ciò che fa. Successivamente agiremo in sede civile per il risarcimento dei danni da parte di chi ha ridotto le acque e le terre dell’Abruzzo in queste condizioni”. Il 19 dicembre 2014 sono stati tutti assolti i 19 imputati a processo in Corte d’assise di Chieti, per le cosiddette discariche dei veleni della Montedison scoperte a Bussi sul Tirino  nel 2007. L’assoluzione è relativa al reato di avvelenamento delle acque mentre per quanto riguarda l’altro capo di imputazione, il disastro ambientale, la Corte ha derubricato il reato in disastro colposo e gli imputati sono stati giudicati non colpevoli per sopraggiunta prescrizione.

.

Sii il primo a commentare su "Bussi in Cassazione: Depositati i ricorsi"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*