“La Regione Abruzzo proporrà a giorni una diversa perimetrazione, più circoscritta, delle aree del SIN (sito di interesse nazionale) di Bussi, allo scopo di liberare aree utili alla ripresa produttiva, oltre che alla messa in sicurezza e bonifica delle aree contaminate”. Lo ha anticipato ieri negli studi del TG8 l’assessore regionale all’Ambiente Mario Mazzocca, al termine di una giornata dura e tesa anche sul fronte dei rapporti istituzionali tra Regione e Ministero.

“La Regione” –ha spiegato Mazzocca – “Non vuole segnalarsi solo per il dire no ad ipotesi che comunque rimangono poco chiare e poco condivise”, ma è pronta a produrre e a mettere sul tavolo della discussione una sua ipotesi di perimetrazione per rendere fruibili i 50 milioni destinati dal Governo alla riqualificazione del sito. Una strada del tutto alternativa a quella percorsa dal Commissario Goio (sempre meno nelle grazie della Regione e ormai prossimo alla scadenza) e dalla Solvay, con l’avallo del Sindaco di Bussi. Mazzocca ha ricostruito anche i retroscena della riunione di ieri al ministero, in cui la Regione ha visto accogliere la propria diffida sull’irritualità della convocazione: “Non solo lo studio di fattibilità non era allegato alla convocazione, ma Goio non lo ha nemmeno esibito in riunione: ci sono state date solo quattro paginette dattiloscritte, una cosa imbarazzante anche per gli stessi funzionari del ministero….”