Buttiglione: “Anche io volevo farla pagare a chi avesse preso all’asta la mia casa”

1 maggio

Asta Buttiglione“Anche io ho pensato di far saltare la mia casa, di bruciarla o di farla pagare a chi l’avesse acquistata all’asta”. Così Silvio Buttiglione, l’imprenditore di origini pugliesi residente a Montesilvano che rischia di perdere la casa per una serie di debiti insoluti, ha commentato la tragedia avvenuta nel Palazzo di giustizia di Milano. “Al di là del gesto folle – sottolinea Buttiglione – quando uno rimane solo, senza l’aiuto delle istituzioni, rischia di finire nel delirio. Non giustifico il gesto, ma in ogni città dovrebbe esserci un punto di ascolto per non lasciare soli i cittadini in difficoltà e invece si vuole solo occultare una realtà fatta di persone che non ce la fanno più, come l’uomo che si è dato fuoco ieri a Montesilvano e come il protagonista della sparatoria di Milano”. Intanto, essendo andata deserta anche la quinta asta per la vendita della casa dell’imprenditore, si tornerà a in aula giovedì prossimo, alle 15.30, con la sesta seduta, in questo caso con incanto, ovvero con la possibilità di rilanciare rispetto alla base d’asta di 147mila euro. In tribunale, a Pescara, a sostenere Buttiglione, che si è presentato con il consueto cartello al collo con scritto ‘Basta con il sangue degli innocenti. Equitalia deve chiudere’, c’erano circa 50 attivisti del Movimento 5 Stelle, con in testa i parlamentari Carlo Sibilia e Daniele Del Grosso. L’imprenditore ha accolto l’esito dell’asta tra le lacrime ed ha parlato di un “dolore indicibile, che segna l’anima a fondo e che rischia di portare alla follia”.

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