Si sono estese anche alla marsica le ricerche per trovare il cadavere di Samanta Fava, scomparsa da oltre un anno. Le ricerche, coordinate dagli agenti della Questura di Frosinone e del commissariato di Sora, iniziate nella zona di Valfrancesca a monte della cittadina, si sono poi spostate lungo il Liri, a Isola e più a valle, fino a raggiungere l’Abruzzo. Ma al momento il corpo non è stato trovato. La conferma che si sta cercando Samanta Fava, trentasettenne sorana scomparsa nel 2012, arriva dalla Procura di Cassino. Le ricerche sarebbero scattate dopo la confessione di un uomo che avrebbe detto di aver gettato il cadavere nel fiume dopo che la donna era morta per un malore al termine di una serata tra amici. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Mattei. A quanto risulta l’uomo è indagato per occultamento di cadavere. L’appello su Chi l’ha visto – Nel settembre scorso, dopo che fu presentata denuncia di scomparsa, i familiari pubblicarono un annuncio sul sito della trasmissione di Rai 3. Della donna si diceva che ha corporatura esile, occhi castani e come segni particolari alcuni tatuaggi. Come data della scomparsa veniva indicato il 3 aprile 2012, ma l’annuncio venne pubblicato solo il 19 settembre. «Samanta Fava, 36 anni, separata senza occupazione fissa, risiede a Sora (Frosinone) – si legge nella scheda – dal 3 aprile è irreperibile e non dà notizie di sé nemmeno al figlio, affidato all’ex marito, che prima chiamava molto spesso. Il suo telefono risulta spento».