Cannistrà, stasera vernissage all’Aurum di Pescara

cannistraUn’opera d’arte totale, che modifica “concettualmente” il bianco indifferenziato delle pareti creando la sensazione ancestrale di penetrare in un bosco. Uno scenario in cui gli alberi sono in grado di assorbire elementi interni ed esterni all’ambiente, ma anche fantasia e suggestioni di chi entra nell’installazione. Questa la descrizione dell’intervento artistico di Alessandro Cannistrà e del lavoro “Ascoltare più di uno di me”, a cura di Marco Izzolino, visibile all’Aurum di Pescara a partire da questa sera alle 19,00. Cannistrà lavora per sottrazione, predilige il linguaggio della latenza e sfrutta il fumo, il fuoco e la materia per collegarsi alle più avanzate sperimentazioni delle avanguardie del Ventesimo secolo. E’ la terza mostra della seconda stagione espositiva dell’Alviani ArtSpace, spazio di ricerca e sperimentazione sul contemporaneo allestito all’interno dell’Aurum di Pescara e diretto da Lucia Zappacosta. L’opera di Cannistrà racchiude diversi elementi, molti dei quali restano nascosti: l’artista lavora per sottrazione, ma tutto resta presente in forma potenziale. Come una nebbia uniforme, il nerofumo impedisce qualsiasi possibilità di orientamento, ma ciò significa anche che tutte le possibilità restano aperte. Bastano poche modificazioni nella sua composizione perché l’osservatore possa credere di intravedere qualcosa di corporeo, il “fantasma” di una figura. La tensione verso l’alto si tramuta in una tensione verso la propria interiorità e la necessità di esternarla. Al centro dell’installazione un oggetto definito, liscio, spigoloso che sfugge alla forza di gravità in grado di calamitare il pensiero.

Alessandro Cannistrà, nasce a Roma (1975) dove vive principalmente e lavora tra Roma, Milano, Berlino e Buenos Aires. Partecipa a seminari sull’arte contemporanea al M.L.A.C. Museo laboratorio, Università La Sapienza di Roma. Dal 2006 ha molte esposizioni in Italia e all’estero tra cui AbuDhabi, Art Basel (Basel e Miami) e l’Art Stage Singapore. Collabora con curatori internazionali come Andrea Bruciati per la sua mostra personale A.C. in Officine dell’Immagine, Beatrice Buscaroli, Lorenzo Canova per la “XV Quadriennale” di Roma del 2008, Simonetta Lux per “2800 Gr”, Manuela Pacella “Les intermittences du coeur ” 2012, Fabio Campagna “Bases” 2011 a Berlino. Tra le altre esposizioni: “Ludicantropia” Galleria Pio Monti, Roma,” Inner Homeland ” Belfast (UK), “Oggetto di Pensiero” galleria Toselli, 54° Esposizione Internazionale d’Arte, “Biennale di Venezia” e X Biennale D’Arte Contemporanea del Cairo, (Egitto). La mostra sintetizza in una sola installazione gli ultimi due lavori di Cannistrà e rappresenta l’inizio della collaborazione dell’Alviani ArtSpace con alcuni spazi di ricerca d’arte contemporanea in Italia.

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