Il costo delle locazioni è stato spesso fissato quando i margini di guadagno delle attività commerciali ed artigianali erano due ed anche tre volte maggiori rispetto a quelli attuali. Mantenerli a quei livelli vuol dire espellere il commercio dalle città e consegnare i centri urbani al degrado”. Lo afferma Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti Pescara, annunciando l’apertura di uno sportello interamente dedicato all’affiancamento delle imprese commerciali, turistiche ed artigianali che vogliono rinegoziare l’affitto con i proprietari immobiliari. “Mettiamo la nostra struttura a disposizione di quegli imprenditori che non vogliono arrendersi – spiega Taucci – e che vogliono continuare a mantenere la propria attività nel luogo dove si è sviluppata. Per un negozio spostarsi da un quartiere all’altro vuol dire ricominciare daccapo e questo non è sempre possibile”. Con questa iniziativa, Confesercenti rafforza la sua azione, iniziata nei mesi scorsi, per portare a casa alcuni risultati concreti nella lotta la caroaffitti, e che ha portato ad una prima interlocuzione con l’Unione dei Piccoli proprietari immobiliari (Uppi), che rappresenta gran parte dei proprietari dei locali affittati alle attività commerciali ed artigianali. “Siamo convinti che una rinegoziazione è possibile – prosegue Taucci – perché un locale commerciale sfitto ne depaupera il valore e impoverisce l’intera via. Oggi a Pescara ci sono oltre 700 negozi sfitti e questo dimostra come i canoni richiesti oggi siano assolutamente fuori dalle possibilità dei piccoli imprenditori”. Giovedì prossimo lo sportello vedrà il suo esordio: ci sarà infatti un primo incontro operativo fra Confesercenti e l’Uppi per analizzare i primi casi di attività commerciali ed artigianali che hanno chiesto l’aiuto della Confesercenti per ridurre il canone. “Il passaggio successivo – conclude Taucci – sarà la richiesta a Comune e Camera di Commercio di affiancare la nostra iniziativa”.

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