Casa delle donne: entro l’estate i lavori per la sede delle associazioni femminili

Donne terremotateInterrogazioni parlamentari, manifestazioni di protesta sotto la pioggia o con il sole, per sei anni le donne del centro anti violenza de L’Aquila e dell’associazione nazionale “Terremutate” hanno denunciato senza sosta , affiancate sempre da una miriade di altre associazioni femminili , il caso surreale dei fondi per la ricostruzione, i cosiddetti fondi Carfagna, destinati dall’allora ministro per le Pari opportunità alla realizzazione di una casa poliedrica per le donne a L’Aquila, città terremotata in cui c’era urgenza di un luogo da destinare alle donne vittime di violenza e in generale a tutte le attività che ruotano attorno al mondo femminile. Tre milioni di euro finiti dispersi in più rivoli per una ordinanza dell’ex governatore Gianni Chiodi e riuniti per mezzo di un emendamento delle senatrici abruzzesi Federica Chiavaroli e Stefania Pezzopane alla legge di Stabilità 2014, che li ha assegnati alla fine alla Provincia. Ora finalmente, Comune e Provincia de L’Aquila hanno individuato la sede in cui il centro poliedrico delle donne sarà realizzato: nell’ex orfanotrofio di Collemaggio, mettendo fine a un’avventura burocratica giocata sulla pelle delle donne. Dunque a sei anni dal primo stanziamento dei fondi, nell’immediato post-sisma, mai utilizzati per la decisione dell’ex commissario alla ricostruzione (il governatore Chiodi) che nel 2011 destinò 1,5 milioni di euro alla diocesi dell’Aquila e alle altre diocesi abruzzesi e la restante parte delle risorse alla consigliera di parità della Regione, Letizia Marinelli, che avrebbe dovuto realizzare una casa-rifugio per le donne vittime di violenza. Alla fine del gennaio scorso, l’Ufficio speciale per la ricostruzione de L’Aquila ha trasferito un milione e mezzo alla Provincia e, successivamente la Regione ha trasferito l’ultima parte dei fondi riunificandoli nelle casse della Provincia dell’Aquila. I lavori di sistemazione della struttura a Collemaggio, potrebbero cominciare già alla fine dell’estate. Il soggetto attuatore sarà il Provveditorato alle Opere pubbliche.

Scritto da Marianna Gianforte

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