Case popolari: a Pescara si vigila per combattere i furbetti

case popolari“Partendo dal presupposto che gli alloggi popolari, anche a Pescara come nel resto d’Italia, sono decisamente insufficienti rispetto alla domanda cittadina e aggiungendo che la crisi degli ultimi mesi ha moltiplicato disagi familiari e drammi occupazionali, è semplice comprendere in quale situazione si trova a dover lavorare un amministratore che se solo potesse una casa popolare la darebbe davvero a chiunque ne fa richiesta”. Così l’assessore al Comune di Pescara, Adelchi Sulpizio, questa mattina al nostro microfono ragionando sull’emergenza abitativa popolare alla luce di un recente “monitoraggio incrociato” ( come si dice nel gergo contributivo-fiscale) in base al quale è emerso che di cosiddetti furbetti purtoppo ve ne sono eccome. “Oltre 70 sono le famiglie che rischiano di perder il diritto ad un alloggio popolare – ci spiega Sulpizio – e questo non di certo per un capriccio degli amministratorii o peggio ancora per penalizzare qualcuno a vantaggio di chissà chi. Sia chiaro a tutti che proprio perchè insufficienti, le case popolari vanno gestite nella loro assegnazione con grande serietà e scrupolo verificando davvero ogni minimo dettaglio familiare”. “Controlli, quelli conclusi pochi giorni fa, che hanno portato a questi primi risultati e che non si fermeranno qui- ci dice l’assessore – e questo non di certo per alimentare un clima del terrore, ma al contrario per essere quanto più garantisti della cosa pubblica dando risposte certe e reali alle vere emergenze”.

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