E’ diventata un caso mondiale eppure, dopo l’interessamento di Papa Francesco, sembra essere tornata quell’indifferenza generale che potrebbe esserle fatale. Per la piccola Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele affetta dalla gravissima SMA (atrofia muscolare spinale), da ieri ricoverata nel reparto di Pediatria del SS Annunziata di Chieti. La piccola ha avuto una gravissima crisi e soltanto la prontezza di riflessi dei genitori ha evitato il peggio. Ora, fortunatamente, sta meglio ed è fuori pericolo. Ma il passare del tempo non gioca a suo favore tra decisioni che devono essere assunte sia in campo scientifico che in campo giudiziario per l’accesso al metodo Stamina (non riconosciuto dalla comunità scientifica) oppure alle cosiddette cure compassionevoli. Il papà Andrea si chiede “quanto tempo dovrò ancora aspettare per far curare mia figlia? Questa volta è andata bene, la prossima…chissà! E poi chi si assumera la responsabilità di non avere avuto il coraggio di decidere?”. E intanto il tempo passa…

GIUDICE L’AQUILA, NO A CURE
La piccola Noemi non potra’ sottoporsi a cure con il metodo Stamina. Lo ha deciso il giudice del lavoro dell’Aquila Annamaria Tracanna che lo scorso 18 novembre aveva ricevuto un ricorso d’urgenza da parte dei genitori della bambina di Guardiagrele. La piccina, che ha 18 mesi, e’ affetta da atrofia muscolare spinale (Sma 1) e il padre e la madre, tramite l’avvocato Michela Di Iorio, avevano chiesto che la loro figlia potesse curarsi presso l’azienda ospedaliera Ospedali civili di Brescia dove viene praticato il metodo Stamina. “Devo leggere l’ordinanza – ha commentato l’avvocato -. Il giudice, evidentemente, deve aver privilegiato le tesi del comitato scientificio voluto dal ministro Lorenzin”. Probabilmente, sentiti i genitori della piccola, l’avvocato proporra’ reclamo di fronte a un collegio composto da tre giudici. “Un ministro o chi per lui dovrebbe venire qui in ospedale a dire a Noemi che non ha il diritto ad essere curata come chiede, questo solo dovrebbe fare, ma nessuno si e’ visto o sentito per ora”.

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