Celano, mostra su reperti trovati dopo lavori per fotovoltaico

castello celanoCorredi femminili, costituiti da monili in oro – orecchini, anelli, collane – provenienti da tombe di giovani donne e una laminetta in oro, trovata arrotolata, con l’incisione di una probabile formula magica che accompagna una fanciulla nel suo viaggio eterno: questi alcuni dei reperti provenienti dai resti di un insediamento di epoca preistorica e una necropoli di epoca romana (I-III sec. d.C), della quale sono state scavate 230 tombe, rinvenuti grazie alla campagna di scavi, in località Pratovecchio di Celano, che saranno esposti nella mostra “Dall’acqua e dal sole. Recenti scoperte archeologiche nella Marsica” allestita dalla Soprintendenza presso la sezione archeologica del Castello Piccolomini di Celano, che potrà essere visitata da domenica 10 febbraio fino al 1/o aprile. E sempre domenica, prima di accedere all’allestimento, al Castello di Celano, il comune, in collaborazione la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, ha organizzato l’incontro “Impianto fotovoltaico e scoperte archeologiche” per illustrare i primi risultati della campagna di scavi archeologici preventivi, svolti nell’ambito della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, le modalità di intervento adottate e le scelte effettuate. Da giugno 2011 il Comune di Celano ha avviato la procedura dell’archeologia preventiva, che prevede la realizzazione di una serie di indagini, anche in aree non sottoposte a vincolo archeologico, prima della esecuzione di opere pubbliche. Su tutta la superficie interessata dall’impianto solare, sono stati effettuati circa seicento saggi di scavo. L’intervento archeologico dovrà essere terminato nei prossimi mesi, prima dell’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto.

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