Cepagatti: adescata con l’offerta di lavoro e costretta fare sesso. Imprenditore a processo

tribunale pescara1Processo per violenza sessuale a carico di un imprenditore della provincia di Pescara che ,secondo l’accusa, il pomeriggio del 3 marzo 2011 avrebbe abusato di una donna residente a Cepagatti , all’interno di uno stabile dello stesso paese, dopo averla adescata con la scusa di un’offerta di lavoro. In tribunale di Pescara ha deposto il marito della donna che ha riferito che quel pomeriggio la moglie tornò a casa in lacrime, visibilmente sconvolta e in preda all’ira e le disse che era stata costretta ad avere un rapporto orale con un uomo. Il marito la accompagnò subito dai carabinieri. L’uomo ha riferito , inoltre, che la moglie si era fidata ed aveva incontrato quella persona perché era un suo amico, che già altre volte l’aveva aiutata a trovare un impiego, facendo da tramite. Pensava che anche questa volta si trattasse di un normale colloquio per un posto da donna delle pulizie o per
prestare assistenza agli anziani. L’uomo l’aveva accompagnata in auto ad un ristorante e la donna aveva pensato che fosse quello il luogo di lavoro e, invece,  venne condotta in un ufficio adiacente . Lì la donna ha riferito al marito di essere stata chiusa dentro e che lei era spaventata . E’ stata quindi costretta a fare quello che le venne chiesto. Nel corso dell’udienza, alla quale non hanno partecipato né l’imputato né la parte offesa, la giudice Antonella Di Carlo avrebbe dovuto ascoltare altri teste, che però non si sono presentati. Per questo la giudice ha disposto l’accompagnamento coatto, da parte dei carabinieri, sia della parte offesa che di un testimone della difesa, entrambi già diffidati per non essersi presentati all’udienza precedente. Il processo è stato aggiornato al prossimo 7 ottobre.

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