Gli scenari apocalittici temuti dall’eventuale deriva petrolifera in Abruzzo, alla luce dell’approvazione del decreto “Sblocca Italia”, ribattezzato dagli ambientalisti, “Sblocca Trivelle”, non corrispondono alla realtà, stando alle dichiarazioni rese in esclusiva per la trasmissione di Rete8, “I Fatti e le Oponioni”, da Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, già componente del Consiglio d’amministrazione della Medoil Gas: “La dobbiamo smettere in Italia di creare a tutti i costi il mostro e a far credere alla gente che, ad esempio, l’Abruzzo sarà invasa dalle trivelle. In Basilicata ad esempio – spiega Testa – considerata tra le principali regioni in Italia per attività estrattive, i pozzi hanno un’incidenza sul territorio dello 0,08%. Tutti i Paesi confinanti, dalla Croazia, all’Albania, la Grecia, passando per Israele, Egitto, fino alla Spagna, stanno puntando molto su questo settore e non capisco perchè in Italia, che é un importatore netto di petrolio, e che ha vissuto negli anni passati il suo boom economico grazie anche alla straordinaria intuizione di un grande uomo come Enrico Mattei che ha avviato, in particolare nella Padania, una serie di progetti estrattivi, si debba ancora credere ai fantasmi.” Acceso il contraddittorio con il presidente regionale del WWF Luciano Di Tizio ed in parte anche con Enzo Di Salvatore cofondatore del Coordinamento Nazionale No Triv che hanno manifestato tutte le ragioni di una più che legittima preoccupazione, ragioni che saranno manifestate anche domani con una serie di sit in di protesta organizzato dal Movimento 5 Stelle a Pescara: “Qui l’idea distorta che molti hanno, ad esempio per la piattaforma Ombrina, é che ci siano dei palombari con i picconi in mano che s’immergano per cercare il petrolio, stiamo parlando di tecnologie avanzatissime a bassissimo impatto ambientale, le emissioni di Ombrina sono infinitamente inferiori a quelle del traffico di Pescara, a fronte di benefici economici per tutti il territorio che questa Regione non può permettersi di sottovalutare, non ho mai sentito che un territorio si sia arricchito solo con il turismo e l’agricoltura.”
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