Chieti: in mostra la grande arte orafa

ostensorioNicola da Guardiagrele, nato Nicola Gallucci o Nicola di Andrea di Pasquale a Guardiagrele il 1° marzo 1385 è stato un orafo, incisore e pittore italiano la cui maestria ha segnato la storia della scuola orafa abruzzese e non solo lasciando un’impronta ancora oggi riconoscibile per raffinatezza, ricerca e preziosità di oro e pietre.Subì principalmente l’influenza del gotico e della scuola toscana del Ghiberti.
Si dedicò quasi esclusivamente all’oreficeria, in questo campo ha firmato e datato ostensori, croci processionali, busti-reliquiario, paliotti d’altare, sebbene a lui siano attribuite numerose sculture e un dipinto su tavola.
In collaborazione con Paolo Romano e con Pietro Paolo da Todi aveva realizzato i dodici apostoli d’argento che si trovavano sopra l’altare della cappella papale prima del sacco di Roma del 6 maggio 1527. Nicola da Guardiagrele si dedicò anche alla miniatura ed alla pittura, come dimostrano un libro di preghiere risalente al 1420 circa conservato nel Museo Condé, nello Chateau de Chantilly e la Madonna dell’umiltà nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Per quanto riguarda le sculture in pietra e marmo è più problematica l’attribuzione alla mano del maestro piuttosto che a quelle degli allievi della sua bottega. Una sua Annunciazione si trova,ancora oggi, al Bargello di Firenze. Da oggi fino al 12 gennaio 2014 nella splendida corte di Palzzo De Majo a Chieti è visitabile una mostra dedicata alla figura del maestro orafo per eccellenza Nicola Da Guardiagrele con esposte opere di orafi contemporanei certamente inspirati alla mano di colui che ha portato l’oreficeria abruzzese alla ribalta nazionale. Al centro del piccolo scrigno un’opera che lascia senza fiato anche l’occhio meno esperto: un ostensorio dell’Assunta, preziosa Custodia eucaristica realizzata da Nicola da Guardiagrele nel 1413.
Fu commissionata all’orafo guardiense dall’arciprete di Santa Maria di Francavilla, abate Nicolao Rahutii, originario di Guardiagrele e donato alla Chiesa di Maria Maggiore di Francavilla al Mareda Nano Zampioni e dal suo unico figlio Butio.
Il manufatto è in lamina d’argento dorata e cesellata con smalti policromi. Esiste ancora parte dell’antica custodia in cuoio con inciso lo stemma della città di Francavilla al Mare.
L’Ostensorio dell’Assunta – così chiamato perché si ostenta il 15 agosto di ogni anno – è a forma di tempietto ottagonale, sorretto da un piedistallo da cui si innalza una colonnina tortile arricchita da un nodo centrale e chiuso da una copertura a piramide. Una msotra che merita davvero una visita per la preziosità delle opere e per il felice intuito di dar spazio anche a giovani talenti abruzzesi.

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