L’arresto dell’assessore Ivo D’Agostino, come ovvio, ha innescato una serie di reazioni e commenti tra gli esponenti politici dell’amministrazione comunale di Chieti. Un fatto che non poteva non avere ripercussioni sulla vita politica cittadina. Così le opposizioni in Consiglio Comunale hanno chiesto le dimissione della giunta Di Primio e del sindaco, sollevando quella che definiscono una “questione morale” per la città di Chieti. Assieme alla minoranza, in conferenza stampa anche alcune associazioni. “Una città allo sbando, Chieti”, va all’attacco dell’attuale maggioranza di centro destra il consigliere e segretario cittadino del Pd, Enrico Iacobitti. Stessi accesi toni da Bruno Di Paolo, già vice sindaco fine qualche mese fa e segretario di “Giustizia Sociale” il quale chiede ai tre consiglieri comunali di uscire dalla maggioranza, pena l’espulsione dal partito, in segno di protesta contro l’attuale amministrazione alle luce dei fatti ben noti di ieri. Il sindaco Di Primio è oggi a Roma. Al suo ritorno avrà diversi nodi da sciogliere.

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