Ci sono i ladri e i vandali e paradossalmente, in una scala, i secondi sono peggiori dei primi, perché distruggono, demoliscono, devastano, senza un disegno preciso, per rabbia indirizzata male però. I volti delle maestre dell’asilo nido di via Amiterno di Chieti parlano chiaro, gli occhi umidi raccontano di quando ieri mattina sono entrate nella scuola appena ristrutturata dal Comune, trovando pipì, vomito, muri imbrattati, armadietti aperti, vetri rotti e la firma che risulta essere la stessa di quella sulla facciata della vicina Chiesa del Santissimo Crocifisso. Balordi giovani, giovanissimi, secondo l’assessore Colantonio che proprio a loro si rivolge, perché la rabbia contro la politica e le istituzioni non si può vomitare su un asilo nido, che ospita 36 bimbi fino a 3 anni e che vede l’impegno quotidiano di sette maestre tra le tante difficoltà. “Se avete coraggio, se avete qualcosa da chiedere, parlatene con me, io sono disponibile ad ascoltarvi, anche se chi compie gesti del genere, dimostra di averne poco, di coraggio …”, dice l’assessore. Indagini sono in corso da parte delle forze dell’ordine che utilizzeranno anche le immagini delle telecamere per risalire ai vandali, i quali avranno vita dura, perché i controlli saranno intensificati. L’asilo è stato ripulito per garantire il servizio ai bimbi, com’è stata ripulita dalle scritte contro la politica e la polizia, la facciata della Chiesa. Il vero coraggio di questi ragazzi (perché a ragazzi si pensa) ora, sta nell’uscire allo scoperto e chiedere scusa, non tanto alla politica e alle istituzioni, quanto a loro stessi.
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