Di 324 lavori pubblici effettuati da marzo 2010 a marzo 2013 dal Comune di Chieti, ben 304 sono stati appaltati a ditte abruzzesi, di cui 160 imprese teatine e 20 non abruzzesi, per un importo complessivo di oltre 27 milioni di euro: insomma il 94% degli interventi ha dato lavoro ad aziende abruzzesi. Dati alla mano, si difende così Mario Colantonio, assessore ai lavori pubblici del comune di Chieti, messo sotto accusa nei giorni scorsi da Angelo De Cesare, presidente provinciale dell’Ance, l’associazione nazionale costruttori edili, e vice presidente nazionale della stessa, per la presunta assenza di ditte locali nei cantieri delle opere per il Comune di Chieti. “Forse l’architetto De Cesare viene mal informato”, ha dichiarato l’assessore Colantonio.”Risultano infatti palesemente errati e fuorvianti i dati da lui forniti alla stampa. Le dichiarazioni fatte sono accuse gravi, che mettono ingiustamente in cattiva luce l’amministrazione comunale, così come dimostrato dai dati in mio possesso”.
E in quanto alla polemica sugli orari di apertura degli uffici dei Lavori Pubblici, l’assessore Colantonio ricorda che “il settore lavori pubblici del Comune di Chieti è aperto il martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12; il martedì e giovedì anche dalle ore 15 alle ore 16, mentre gli altri giorni della settimana riceve per appuntamento, in quanto l’istruttoria delle pratiche relativa ai lavori pubblici viene fatta dagli stessi dipendenti adibiti al front-office”.

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