Si è spento ieri sera al policlinico di Chieti, Marco Ricci, il 48enne finito in ospedale per una probabile tossinfezione alimentare lo scorso 21 marzo. Il trapianto di fegato, avvenuto ad aprile all’Umberto I di Roma, non gli è valso la guarigione e ieri il suo cuore ha cessato di battere, dopo il peggioramento delle sue condizioni di salute, avvenuto nelle ultime ore.
Una vera e propria tragedia familiare, perché soltanto tre giorni dopo il ricovero del 48enne teatino, era deceduta anche Morena Capitanio, 44enne moglie di Marco, anche se i due decessi sembrerebbero scollegati tra loro, come dimostrato dai risultati degli esami effettuati sul corpo di Morena, dal Centro antiveleni di Pavia e dai medici dell’ospedale di Chieti che hanno escluso l’ipotesi di avvelenamento da funghi e di tossinfezione alimentare. Il decesso della donna, improvviso e inatteso, potrebbe dunque essere stato causato dal forte stress emotivo, dovuto al ricovero inaspettato del marito.
Per Marco Ricci intanto è stata disposta l’autopsia che potrebbe già essere eseguita in giornata e far luce sulle cause del decesso, presumibilmente una tossinfezione alimentare causata da funghi o da cibo avariato, e sul mistero che ha sconvolto la comunità di Chieti Scalo, dove i coniugi vivevano.