La casa dello studente di via Gran Sasso a Chieti resta chiusa. Doveva aprire in questi giorni ma bisognerà , invece, attendere almeno un altro anno prima che gli studenti possano occupare la struttura da 47 posti letto . L’azienda per il diritto agli studi universitari non ha potuto emanare il bando per l’assegnazione delle 25 stanze dell’edificio agli studenti dell’Università D’Annunzio perché mancano il certificato di agibilità ed il piano antincendio. Doveva fornirli l’Ater, l’ente che da un anno ha la gestione della struttura,  che nonostante la mancanza delle certificazioni, aveva emanato il bando per la concessione trentennale ad un terzo soggetto .  Poi l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale è stata travolta dallo scandalo degli arresti ed è stata commissariata e quindi il bando in questione è stato annullato. La casa dello studente, l’unica esistente sul colle rimane desolatamente vuota con il rammarico degli studenti e delle associazioni studentesche che avevano più volte auspicato che a gestire direttamente la struttura potesse essere l’ADSU, l’azienda per il diritto agli studi universitari, e che temono che l’immobile venga adibito ad albergo con prezzi inaccessibili per gli studenti. Oltre al danno anche la beffa! Ma fatto sta che la chiusura della casa dello studente rappresenta comunque un danno per l’economia della città perché la presenza di studenti universitari nella zona collinare movimenterebbe il mercato e anche le attività a Chieti.