video » Chieti, parte la mobilità alla Thales

Thales 2Altro colpo all’economia della Val Pescara, nello specifico della zona industriale di Chieti Scalo. Parte oggi la procedura di mobilità per 18 dipendenti della Thales, una eccellenza della tecnologia tricolore nel campo della Difesa che in Abruzzo vanta appunto lo stabilimento di Chieti Scalo che è il numero uno del gruppo per risultati qualitativi e produttivi.
18 esuberi in Abruzzo, altri 26 negli altri stabilimenti, per un totale di 44 unità su un totale di 580 dipendenti. Per loro è stata aperta la procedura di mobilità mentre una pratica a parte viene aperta per 20 dirigenti che non faranno più parte dei programmi futuri.
Per l’unità di Chieti l’impoverimento sarà di 18 su 120 e rappresenta pur sempre una mazzata consistente che va ad affiancarsi ad altre realtà, distanti in linea d’aria poche centinaia di metri…la Sixty su tutte. Già qualche anno fa la Thales aveva rinunciato a 35 dipendenti, mai rimpiazzati nonostante il portafoglio commesse sempre ben fornito. C’è dunque il sospetto che a livello nazionale la multinazionale francese voglia privilegiare gli stabilimenti che vanta nel Nord Italia, con la Toscana che sembra esercitare pressioni “politiche” più forti di quelle abruzzesi.
“Vogliamo capire cosa sta succedendo a livello nazionale visto che Chieti Scalo è l’unico stabilimento del gruppo con tutti i segni positivi e non è giusto che paghi per tutti” – ha detto Nicola Manzi, segretario provinciale della UILM – UIL, pronto ad aprire un duro confronto con la proprietà.


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