Chieti S.Giovanni Battista: “I migranti la nostra salvezza”

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noprofughisangiovannibattistaC’é poco da porla sul piano ideologico, la vicenda degli immigrati all’Istituto S.Giovanni Battista a Piazza Garibaldi a Chieti, potrebbe incidere sulla sussistenza stessa dell’Istituto. Ad alzare la voce, dopo le proteste di ieri di Casa Paound e del sindaco Di Primio, che dicono no a nuovi immigrati in città,  il commissario dell’Istituto Dario Recubini: “Magari tra qualche giorno a protestare in strada potrebbero esserci anche i dipendenti dell’Istituto visto che sono a serio rischio gli stipendi di aprile, poi vediamo che risposte riceveranno dal sindaco- sbotta Recubini.” La struttura, infatti, registra una perdita annua media di circa 500 mila euro, per personale in esubero, le decurtazioni imposte dalla Asl che di volta in volta non riconosce idonei dei servizi che vengono offerti ai pazienti anziani dell’Istituto o a crediti vantati anche dal Comune di Chieti, ente pagatore per conto della Regione, che solo nel periodo tra il primo settembre ed il primo febbraio avrebbe dovuto dare – ci spiega Recubini – 250 mila euro, e non gli appena 10 mila euro che ci hanno fin qui corrisposto. Tutto questo come si lega all’accoglienza di circa 30 immigrati? E’ sempre Recubini a spiegare: ” C’é un ala dello stabile attualmente vuota che sarebbe congeniale per questa accoglienza di primo livello che lo Stato pagherebbe 400 mila euro l’anno, una risorsa per noi fondamentale che ci consentirebbe di mantenere il livello occupazionale, ma soprattutto ci farebbe sopravvivere.” mera strategia aziendale, magari cinica, ma essenziale, oltre al fatto che questo tipo di Istituto ha comunque tra le sue prerogative quella di accogliere rifugiati, poveri, persone bisognose in genere.

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