Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha disposto la chiusura di una comunità terapeutica che ospitava una decina di pazienti con problemi di salute mentale. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla segnalazione da parte dei Carabinieri del Nas di Pescara che, in una serie di ispezioni effettuate insieme a personale della Asl, avevano rilevato carenze strutturali non sanabili. L’intervento dei militari del Nas è scattato dopo il suicidio di una paziente, che a maggio scorso si era impiccata nei locali della struttura. Dagli accertamenti sono emerse condizioni strutturali non idonee – alcuni pazienti ad esempio erano ospitati nel sottotetto – ed è stato appurato che la comunità, gestita da una società che ha sede a Roma, non aveva le necessarie autorizzazioni. I dieci pazienti ospitati, tutti in cura al Centro salute mentale della Asl, sono stati trasferiti in una struttura idonea. Proseguono gli accertamenti.
Sii il primo a commentare su "Chieti, sigilli a comunità terapeutica carente"