Chieti: sit-in in difesa della Soprintendenza

villa frigerjPresidio spontaneo, con il lutto al braccio, dei rappresentanti delle oltre 70 associazioni che aderiscono alla Consulta Comunale Cultura Ambiente e Beni Culturali di Chieti davanti al Museo Archeologico nazionale di Villa Frigery, contro la circolare del Ministero dei Beni Culturali che, di fatto, priverebbe la Soprintendenza ai Beni Archeologici del dirigente determinando, secondo i promotori della iniziativa, “il declassamento di un organismo ministeriale che a Chieti aveva valenza regionale”. Non avere più un dirigente significa, secondo la direttrice del museo archeologico nazionale di Chieti Maria Ruggeri “che questa regione avrà una tutela dimezzata e delle risorse forse dimezzate perché se non c’è un dirigente che ufficialmente si fa carico di questo ufficio, sulle cui spalle grava la tutela di tutta la regione Abruzzo, si lavorerà a metà tenendo conto che usciamo da un periodo di assenza di dirigente. L’ultimo se n’è andato ad agosto del 2012, continuare con questo regime significa affossare completamente la regione. Credo che il discorso di una Soprintendenza unica con L’Aquila abbia fornito un alibi per cancellare il ruolo di dirigente dedicato a questa Soprintendenza”. Sulla vicenda ieri era intervenuto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio che in una lettera al ministro Dario Franceschini aveva chiesto di rivedere la circolare numero 9 del 12 gennaio pubblicata sul sito del MIBACT dove a pagina 4 compaiono tutte le Soprintendenze archeologiche per le quali i dirigenti possono fare domanda, meno quella di Chieti.

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