Il Consiglio comunale di Chieti , dopo due sedute condite da polemiche, ha approvato con 30 voti favorevoli la delibera con la quale si provvede all’istituzione di una commissione speciale di indagine che approfondisca e verifichi la regolarita’ e la correttezza delle attivita’ amministrative relative alle diverse procedure di assegnazione degli alloggi popolari in città. Una iniziativa che fa seguito all’arresto, lo scorso 30 luglio, per violenza sessuale e concussione dell’ex assessore alle politiche della casa Ivo D’Agostino, subito sospeso dall’Udc, il quale secondo l’accusa avrebbe commesso atti sessuali su cinque donne che si erano rivolte a lui per chiedere l’assegnazione di un alloggio popolare. La commissione permanente di granzia e controllo ,presieduta dal consigliere del PD Gabriele Salvatore, stava già lavorando in tal senso ed ora alla luce dell’approvazione dell’atto amministrativo esaminerà gli atti riguardanti le assegnazioni di alloggi popolari nel periodo 2008-2013. I lavori della commissione dovranno essere completati entro il 15 marzo del 2014. “E’ stato fatto e si farà tutto il necessario per fugare ogni dubbio sulla vicenda D’Agostino e dimostrare l’assoluta disponibilità dell’Amministrazione a fare maggiore e ulteriore chiarezza perché si mettano a tacere per sempre i commenti di coloro i quali alludono a coinvolgimenti personali e della maggioranza che non ci sono” ha ribadito il sindaco Umberto Di Primio. In una nota polemica il segretario provinciale del partito Giustizia Sociale Angelo Pasquantonio parla di “figuraccia istituzionale” dei consiglieri comunali di Chieti che hanno preso una decisione per la quale sarebbe stata sufficiente una normale riunione dei capigruppo e che , afferma Pasquantonio ,” non sarebbe costata alla collettività oltre tremila euro” .

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