Per scongiurare la soppressione della sezione staccata del Tar di Pescara, i presidenti della Province di Chieti e Pescara, Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa, hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. La lettera è stata inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Abruzzo e ai sindaci dei Comuni di Pescara e Chieti. “La soppressione delle sedi staccate del Tar ha sicuramente un profilo di contenimento della spesa che non va sottovalutato – scrivono i due presidenti -.Tuttavia, questo aspetto non riguarda la sede del Tar di Pescara che, proprio per effetto del decreto, rischia di scomparire col trasferimento di tutte le funzioni nella sede della città dell’Aquila. La sezione pescarese, infatti, ha spese molto limitate poichè è allocata presso il Palazzo di Giustizia, gestito dal Comune. Il costo effettivo di questa sezione diventerebbe, al contrario, un problema se trasferito sul capoluogo di regione perchè comporterebbe un oneroso reperimento di nuovi locali”. Testa e Di Giuseppantonio, dopo aver evidenziato che il Tar di Pescara “è sicuramente uno dei più virtuosi in Italia, avendo eliminato la mole di arretrati”, sottolineano che la paventata chiusura avrebbe riflessi negativi anche sul personale. Tra le conseguenze messe in risalto anche la perdita della Commissione tributaria regionale. Secondo i due presidenti “sarebbe opportuno, quindi, che il Tar di Pescara rimanesse sul territorio per continuare ad occuparsi della giustizia amministrativa afferente a tutta l’area metropolitana e, ancor di più, per non allontanare ulteriormente la giustizia dal cittadino”.
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