Chiusura uffici postali: interrogazione parlamentare D’Incecco

poste ufficioVittoria D’Incecco e’ tra i 67 deputati del Pd firmatari dell’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro per lo Sviluppo Economico sulla vicenda del ridimensionamento del servizio di Poste Italiane in aree marginali e montane, che in Abruzzo riguarda 19 uffici. “Poste Italiane Spa – si legge nel testo dell’interrogazione a prima firma del Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per lo Sviluppo della Montagna, On. Enrico Borghi – riceve significativi contributi da parte dello Stato nell’ambito della legge di stabilita’ per consentire agli uffici postali periferici di garantire l’erogazione dei servizi postali essenziali. Eppure il piano di riorganizzazione previsto dall’azienda prevedrebbe, a livello nazionale, la chiusura di 455 Uffici Postali e la riduzione degli orari di apertura in 608 uffici. Cio’ nonostante il Presidente dell’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni abbia in piu’ occasioni ricordato che con apposita delibera l’Autority ha inserito specifici divieti di chiusura degli uffici che risiedono nelle aree remote, anche a fronte di volumi di traffico molto bassi e di alti costi di esercizio”. “Poste Italiane – si sottolinea nell’interrogazione – non puo’ perseguire logiche di guadagno a scapito delle esigenze della collettivita’, sacrificando uffici che ritiene “improduttivi” o “diseconomici”, senza considerare che rappresentano un punto di riferimento per i cittadini dei piccoli comuni. I servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali per il presidio del territorio e la garanzia dei servizi essenziali. Il Ministro – chiedono i deputati del Pd – deve dirci quali azioni intenda intraprendere per garantire il rispetto dei disposti stabiliti dall’ Autorita’ per il Garante delle Comunicazioni e come si intenda intervenire per evitare che decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane Spa arrechino disagi ai cittadini”. “Auspico – sottolinea l’On. D’Incecco – che il nostro intervento possa essere risolutivo ed eviti la chiusura e il ridimensionamento degli uffici postali periferici. Stiamo parlando di un servizio essenziale per la comunita’ e la sua soppressione creerebbe ulteriori e gravi disagi ai cittadini”.

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