“Registro, con crescente preoccupazione e imbarazzo, gravi ritardi tra la fine dei lavori negli edifici ricostruiti e/o ristrutturati e il riallaccio delle utenze. Emergono difficolta’ in diverse fasi: mi si parla della necessita’ di sopralluoghi, di staffe da montare e di altre problematiche di vario conto”. Lo afferma il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente in una dura lettera inviata a Enel Gas, Enel Energia e Gran Sasso Acqua. “Ogni giorno di ritardo di rientro a casa di una famiglia – ha aggiunto – costa alla collettivita’ nazionale in termini di autonoma sistemazione; ogni giorno di ritardo rinvia la riconsegna di alloggi del Piano CASE o MAP o di appartamenti in fitto concordato o del Fondo, per i quali paghiamo centinaia di euro al mese. Per evitare il protrarsi di questo che è definito un vero e proprio “danno erariale” Cialente ha convocato le società per il prossimo 19. Un incontro al quale, dice Cialente, i partecipanti dovrebbero arrivare con proposte concrete per superare ritardi ingiustificabili e indifendibili specie laddove il problema dovesse diventare da un momento all’altro di pubblico dominio a livello nazionale. Tra le proposte che Cialente avanza potrebbe esserci quella che gli amministratori di condominio o i presidenti dei consorzi presentino domanda di allaccio a tre mesi dalla data presunta di fine lavori e che, nel contempo, le aziende erogatrici di servizi costituiscano uffici e strutture che, nel giro di 90 giorni realizzino gli allacci stessi.
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