Ciancabilla in mostra a Pescara

ciancabilla<Dove eravamo rimasti? Sembrano secondi, eppure sono passate ore, anni, decenni. Tempo,tanto, è vero. Ma solo quello. Nulla che abbia potuto scalfire, anche solo in superficie, la qualità della pittura di Francesco Ciancabilla, sopravvissuto all’avventura della propria vita, finalmente riagguantata là dove ne aveva perso le tracce>. E’ una delle frasi riportate nel depliant che accompagna la mostra di Francesco Ciancabilla, da oggi al Circolo Aternino di Pescara, in corso Manthoné. Dopo gli anni difficili seguiti alla condanna per il delitto Alinovi, per il quale si è sempre professato innocente, Ciancabilla ha ripreso in mano tele e colori ed è tornato al suo mondo reale, seppur visonario come non può che essere quello dell’arte. Tele, mascherine, vernice a spray, tecniche e materiali visibilissimi per raccontare ciò che non si vede, l’universo dei reietti e degli esclusi, i sentimenti celati. <Un gioco da ragazzi nelle mani di un uomo maturo – si legge ancora nel pieghevole – nato artista, ma mai professatosi tale. Perchè Ciancabilla si è sempre divertito con l’arte, gli veniva naturale prima di allontanarsene, gli viene naturale tuttora, dato che l’istinto e il cuore sono gli stessi, solo più consapevoli: solo purissimo istinto, solo intrinseca spontaneità>. Vedere per credere. 

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